lunedì 19 dicembre 2011

Da Arpa-net a Internet


In 'Il Risveglio', n. 270, dicembre 2011
Il primo messaggio di posta elettronica viene inviato (tramite ARPA-net) nel 1971. Per gli indirizzi e-mail, a partire dal secondo messaggio, si decide di utilizzare la “chiocciolina” (@), ponendovi a sinistra l’indirizzo del mittente e a destra il nome del server.
Nel 1973 Arpanet diventa una rete internazionale che connette USA ed Europa. I primi centri europei ad esseri connessi a quelli americani sono l’University College di Londra e il Royal Radar Establishement in Norvegia.
Un altro passaggio fondamentale è l’avvio dell’utilizzo del TCP/IP (Trasmission Control Protocol - Internet Protocol), con la separazione delle funzioni di instradamento dei pacchetti da quelle di frammentazione e ricostruzione dei messaggi completi.
Uno strumento fondamentale per la trasmissione/ricezione è il modem, che, utilizzando le linee telefoniche, consente lo scambio di informazioni. Un sistema di ‘accoppiamento acustico’permette una modulazione dei segnali elettrici (inviati come segnali acustici); di converso con la demodulazione si raccolgono dei fischi, trasformandoli in ‘bit’.
Intanto al CERN di Ginevra (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) con l’arrivo di Tim Berners-Lee (che sarà poi il progettista del programma “World Wide Web”) matura la convinzione di uno strumento in grado di consentire ai ricercatori di accedere a un patrimonio comune di informazioni.
La prima tappa è la creazione nel 1990 del protocollo di trasmissione http (Hypertext Transfer Protocol); successivamente viene definito lo standard di trasferimento e scrittura degli ipertesti: il linguaggio Html (Hyper Text Markup Language).
Il terzo tassello è la definizione di un sistema di indicizzazione capace di associare un documento ad un indirizzo (Url, ossia Uniform Resource Locator).
Sono ora disponibili i tre elementi fondamentali: regole e protocolli per far parlare tra loro i computer, linguaggio per scrivere testi non sequenziali e sistema di indirizzo per individuare univocamente un documento attraverso un ‘localizzatore uniforme’.
Per dirla con Tim Berners-Lee, progettista del programma “WorldWide Web,” non c’era un computer centrale, né un’organizzazione che controllava il web. Web inteso quindi non come cosa fisica, esistente in un luogo, ma spazio nel quale l’informazione ha la possibilità di esistere.
Nel 1993 il Cern dichiara che le tecnologie sviluppate sono da considerare libere da ogni brevetto o copyright e possono quindi essere liberamente e gratuitamente utilizzate da tutti per finalità scientifiche e commerciali.


L'etica hacker
Nello scorso numero abbiamo accennato ai cosiddetti ‘hacker’.
Ecco alcuni dei principi della cosiddetta ‘etica hacker’:
-         l’accesso ai computer dev’essere totale e illimitato;
-         tutta l’informazione dev’essere libera;
-         con un computer puoi creare arte e bellezza;
-         i computer possono cambiare la vita in meglio.
Come si vede quindi, tutt’altro che pirati o distruttori di memorie di altrui computer, ma ricercatori impegnati per la diffusione della conoscenza.

Nessun commento:

Posta un commento