sabato 3 dicembre 2011

4400 dipendenti ASL Taranto: dove sono?



La dotazione organica del personale dell’Asl Taranto (fissata dalla Giunta regionale con delibera n. 561 del 24 marzo 2011) ammonta a 4.170 unità. Prendendo in esame le tabelle riportate sul sito internet di tale Azienda, si rileva che a luglio 2011 il totale del personale ivi incardinato risultava pari a 4.423 unità.
Sul totale di 4.423 dipendenti, oltre i due terzi (3.022) risultano impegnati presso i presidi ospedalieri, 448 risultano in carico ai sette distretti socio-sanitari, 679 a supporto dei dipartimenti, 197 presso la direzione generale e 77 al 118.
Quanto alla distribuzione tra i presidi ospedalieri, 487 unità sono indicate a carico del presidio occidentale, poco più di 400 riferite a Martina, 643 nel polo orientale (Grottaglie e Manduria) e circa 1.500 al polo ospedaliero centrale di Taranto.
Ulteriori elementi di analisi si ricavano poi dal rapporto tra il personale della Asl, il territorio di riferimento e il bacino di utenza e popolazione.
La media provinciale di 5,21 unità di personale per mille abitanti è la risultante di valori molto diversi tra loro: infatti nel polo occidentale risultano presenti 3,81 unità per ogni mille abitanti; tale percentuale si raddoppia quasi presso il presidio ospedaliero di Martina, passando a 6,35 per mille abitanti. Presso il polo orientale (Grottaglie e Manduria) è di poco superiore a 5 per mille; un tantino maggiore - 5,68 - il dato riferito al polo centrale di Taranto.
La tabella qui pubblicata riporta per memoria anche i dati relativi alle dotazioni fissate per le altre province e il totale regionale.
Dato conto dei dati, e ponderati gli stessi con la popolazione e il territorio nei cui confronti il servizio sanitario è apprestato, si pongono numerosi interrogativi.
Le prime osservazioni attengono alla tipologia e qualifica del personale. Sarebbe utile conoscere la consistenza del personale sanitario e di quello amministrativo, quanti sono i medici impegnati e come sono distribuiti gli infermieri tra i presidi ospedalieri, i distretti socio-sanitari, gli ambulatori, ecc.
E laddove - come nel polo occidentale - maggiore è stato lo sconvolgimento determinato nei mesi scorsi da tagli e chiusure, sarebbe più che lecito conoscere l’attuale distribuzione dei dipendenti ad esso ascritto (in totale 487 unità) tra il presidio ospedaliero di Castellaneta e le strutture ubicate a Mottola e Massafra, nonché le variazioni nelle assegnazioni intervenute a seguito di tali chiusure dalla primavera scorsa ad oggi.
Venendo poi ai più recenti tagli, sarebbe auspicabile una trasparente informazione circa l’entità e la tipologia del personale interessato e, soprattutto, i presidi in cui si sono concentrate le ulteriori decurtazioni di personale.
Intanto, adducendo la carenza di infermieri, si continuano a sopprimere sedute operatorie e si procede a pericolosi accorpamenti che mettono a repentaglio la qualità dell’assistenza e delle cure e incrementano notevolmente il rischio clinico.
Eppure per gli osservatori esterni l’entità complessiva di personale appare di non poco conto (a meno che si sia in presenza di aree ben protette in cui è agevole la mimetizzazione e la scarsa operosità o, molto più prosaicamente, l’imboscamento).

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