Dopo aver
osservato per grandi linee la distribuzione dei posti-letto tra le province
pugliesi e tra i presidi ospedalieri della provincia di Taranto, pare utile
dare un’occhiata, per quanto concerne l’area jonica, alla composizione
dell’”offerta” pubblica per singole discipline.
La tabella
illustrativa qui riportata fornisce indicazioni sulle disponibilità per
tipologia di discipline e per presidio: tali elementi contribuiscono a loro
volta a delineare il quadro generale dell’offerta di posti-letto pubblici. Nel
prossimo intervento daremo conto del quadro dell’offerta disponibile nelle
strutture private accreditate (che concorre, unitamente a quella pubblica, a determinare
l’indice complessivo del rapporto posti-letto per mille abitanti, che a livello
regionale è fissato dal reg. reg. n. 18/2011 a 3,50 per mille abitanti e per
Taranto è di 2,87 p.l. per ogni mille residenti).
Prima di
esaminare il dettaglio dei dati va opportunamente sottolineato che l’attività
di cura svolta attraverso i ricoveri nei diversi reparti è affiancata da una
intensa attività ambulatoriale che non trova riscontro nei dati qui
rappresentati, ma che riveste particolare importanza, anzitutto perché terreno
di impegno di un numero considerevole di professionisti e operatori.
Venendo ai dati
di seguito rappresentati nella tabella, si rileva che su un totale di poco più
di mille posti-letto (per l’esattezza 1.044) sono quattro le aree mediche nelle
quali gli ospedali pubblici jonici dispongono complessivamente di oltre 100
posti-letto.
Al primo posto in
assoluto (con 170 posti-letto complessivi pubblici) svetta “medicina interna”; sullo
stesso livello numerico si pongono tra loro chirurgia generale (116),
ostetricia e ginecologia (115) e ortopedia (108).
Cardiologia (che
ha a disposizione in totale 46 posti-letto) va unitariamente considerata
insieme a terapia intensiva (31), unità coronarica (28) e terapia intensiva
neonatale (10). Così come i 44 posti-letto in pediatria vanno accomunati a 16
di neonatologia del SS. Annunziata; a sua volta urologia (30 p.l.) è parzialmente
accostabile a nefrologia (30).
A proposito di
nefrologia, nel polo occidentale si pone tra l’altro il problema dell’utilizzabilità
delle postazioni, oltre che l’ordinaria programmazione, anche per le emergenze
(es. pazienti con scompenso cardiaco).
Quanto all’UTIC, in
provincia di Taranto ne sono attualmente attive quattro: una nel polo orientale
di Manduria (area con 65.000 abitanti, residenti su 340 kmq.) e tre a Taranto (SS.
Annunziata, Moscati e “Villa Verde”, ove è attiva con cardiochirurgia), area
ove risiede una popolazione di 262.000 abitanti.
L’UTIC prevista
per il polo occidentale di Castellaneta (128.000 abitanti su un territorio di
oltre mille kmq.) è tuttora chiusa; i pazienti con arresto cardiaco,
accompagnati da medici globetrotter, sono trasferiti in ambulanza e Taranto
(ove giungono - dopo un’eternità, data la patologia - vivi solo i miracolati),
mentre la preesistente attrezzatura è stata sottratta nella primavera 2010 e
data “provvisoriamente” in prestito a Taranto.
E in Italia
spesso non c’è niente più definitivo del provvisorio. O no?
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