martedì 22 novembre 2011

L'altra sanità: le strutture private accreditate



In attuazione dell’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009, che fissava uno standard di 4 posti-letto per mille abitanti, il riordino della rete ospedaliera (regolam. reg. n. 18 del 2010) ha fissato per la Puglia (Regione in condizione di “piano di rientro” dal deficit) lo standard regionale di 3,50 posti-letto per ogni mille abitanti: alla sua determinazione concorrono le disponibilità presenti nelle strutture pubbliche e presso i privati accreditati). Per la provincia di Taranto il predetto rapporto risulta di 2,87 posti-letto per 1.000 abitanti, quindi notevolmente più basso della media regionale.
A livello regionale l’offerta complessiva attuale di 14.420 posti-letto (erano 1.413 in più, ossia 15.833, all’1 gennaio 2010) è articolata in 9.695 p.l. pubblici (67 %) e 4.725 (33 %) presso i privati accreditati (nonché presso gli enti ecclesiastici).
Nell’area jonica, invece, a seguito dei tagli finora effettuati, risultano disponibili in totale 1.664 posti-letto: 1.044 in ospedali pubblici (63 %) e 620 (37 %) nella sanità privata.
Passando a un esame più dettagliato dei dati relativi alle strutture private accreditate, rileviamo che in questo comparto sono utilizzabili complessivamente 620 posti-letto, 466 dei quali (il 75 %) risultano presenti su Taranto. Gli altri 154, tutti destinati alla riabilitazione, sono ubicati in Ginosa (90) e a Martina Franca  (64).
Osservando l’articolazione complessiva delle disponibilità per disciplina, rileviamo che la parte del leone è svolta da riabilitazione e recupero funzionale (250 p.l.); l’altra componente rilevante attiene a medicina generale (117).
Ortopedia e traumatologia da un lato, ostetricia e ginecologia dall’altro garantiscono rispettivamente una disponibilità pari a 43 e 41 p.l.
Nell’area di Taranto sono poi presenti 34 p.l. afferenti la cardiologia, 12 relativi all’alta specializzazione di cardiochirurgia e 5 per l’unità coronarica. Nel capoluogo sono infine presenti geriatria (28 p.l.), pneumologia (12), oltre a neurochirurgia, otorino e oncologia (ognuna garantisce 10 p.l.).
Per quanto concerne la provincia di Taranto il riordino è intervenuto esclusivamente nelle strutture pubbliche, apportando, come abbiamo già visto, un taglio di 269 posti, equivalenti a oltre il 20 %.
Si parla ora di una seconda fase di tagli. Vogliamo solo ricordare “a chi di competenza” che la nostra provincia … ha già dato molto (addirittura troppo). Siamo infatti inoppugnabilmente i primi, involontari e non entusiasti, “privilegiati” donatori.
Quindi, avanti i freschi (ossia chi ha dato meno).

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