domenica 13 novembre 2011

Governare le risorse disponibili nell'emergenza


L’ancoraggio della dotazione organica del personale alla ‘spesa storica’ del 2004 penalizza pesantemente l’area jonica, impedendole tra l’altro di usufruire delle deroghe rese possibili e accessibili per altri territori. Pertanto in un quadro complessivo regionale pur fosco, Taranto e provincia si trovano a dover far drammaticamente i conti in maniera ancor più soffocante con l’esiguità del personale e l’assoluta scarsità di risorse.
Nel fosco quadro emergenziale, è comunque utile partire dalla mappatura correlata alle (assai scarse) risorse disponibili, verificandone preliminarmente la distribuzione sul territorio; si tratta, cioè, di analizzare anzitutto la distribuzione dei posti letto pubblici nei cinque presidi ospedalieri presenti, rapportandola alla popolazione di riferimento e al bacino di utenza. A tal proposito la tabella qui riportata  fornisce un quadro chiaro.
Al servizio di una popolazione che sfiora i 130.000 abitanti, su un’ampiezza territoriale consistente (pari al 43 %, ossia quasi la metà dell’intera provincia), il polo occidentale dispone di appena 106 posti letto pubblici (0,83 per ogni mille abitanti e 0,10 per kmq.). Si tratta di un record (drammaticamente negativo) difficilmente eguagliabile. In nessun’altra area, infatti, il livello di guardia è, pur con tutti i problemi e le difficoltà, lontanamente paragonabile a tale situazione.
In una posizione critica, ma meno drammatica, la posizione dei presidi di Grottaglie e Manduria, chiamati a rispondere alla domanda di bacini di utenza di popolazione dimezzati rispetto al polo occidentale.
In una posizione più favorevole si collocano il presidio ospedaliero di Martina Franca e l’area gravitante su Taranto (complessivamente considerata nelle due strutture del SS. Annunziata e del Moscati). Infatti al servizio di una popolazione di poco più di 63.000 abitanti, residenti in un’area di 407 kmq, i 134 posti letto pubblici disponibili per il presidio ospedaliero di Martina Franca equivalgono a un rapporto di 2,11 per ogni mille abitanti. Da parte sua Taranto e dintorni dispongono di 2,18 posti letto per ogni mille abitanti, in quanto assommano una disponibilità complessiva d i 573 posti letto in strutture pubbliche.
Entro il quadro qui delineato in sintesi (che ci riserviamo di approfondire ulteriormente con maggior dettaglio), si pone ora il problema di come far “quadrare i conti” dell’emergenza: un quadro che non può ovviamente prescindere dai fruitori, dalla loro consistenza, nonché dalle dimensioni del territorio entro il quale essi vivono ed esprimono i bisogni, tra cui quello di tutela della salute.
E’ da queste grandezze che occorre partire per governare l’emergenza: i previsti accorpamenti non possono risolversi in un abbassamento della qualità delle prestazioni, a ulteriore discapito di popolazioni e aree già enormemente penalizzate.
Sarebbe gravemente inaccettabile che il personale fosse, per esempio, sottratto in danno dei territori già in situazione di grave deprivazione. Così come sarebbe esiziale che si procedesse ad accorpamenti tra reparti non affini o con scelte avventurose e rischiose, fonti tra l’altro di pericoli per sciagurate e devastanti propagazioni di infezioni.

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