La
provincia di Taranto ha la dotazione di posti-letto negli ospedali pubblici
(1,80 per 1.000 abitanti) più bassa della Puglia. Nel contesto di questa
inoppugnabile deprivazione, nell’area occidentale la disponibilità di posti-letto
per ogni mille abitanti precipita addirittura ad appena 0,79.
I tagli già
effettuati dalla precedente direzione generale e gestione commissariale si sono
rivelati finora assolutamente non lineari, ma calibrati in modo intollerabilmente
difforme e disomogeneo, con diverso grado di intensità di penalizzazione e
sofferenza.
Riservandoci
di approfondire dati e cifre più analiticamente nei prossimi interventi, per
ora ci limitiamo a rappresentare insistenti preoccupazioni circa paventati,
illogici e assurdi accorpamenti di reparti nel polo occidentale.
Uno degli
effetti dei tagli finora effettuati è stata la contrazione del personale
previsto come dotazione organica. Adesso la marcata insufficienza di personale
determina il ventilato accorpamenti di reparti.
Nel caso in
oggetto si tratterebbe di accorpamenti tra reparti non affini, che
produrrebbero un drastico abbassamento della qualità dell’assistenza, già messa
a dura prova dei precedenti tagli e ridimensionamenti precedenti.
Gli accorpamenti
paventati in loco andrebbero persino al di là dell’accordo stipulato tra
direzione generale e rappresentanze sindacali, minando alle fondamenta il soddisfacimento
del fabbisogno standard di servizi di tutela della salute.
Essendo
ottimisti, confidiamo in una resipiscenza e in un ripensamento di insensati proponimenti
dal sen fuggiti, la cui deprecata messa in atto innescherebbe reazioni non
proprio improntate a imperturbabile aplomb
inglese.
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